Da sempre giocato alla Canottieri Milano che vanta giocatori di alto livello.
Tornei
Si svolgono il mercoledì sera dalle 20:30 a mezzanotte mediamente contiamo su 15 tavoli a sera.
Per parteciparvi è necessario essere tesserati alla Federazione Bridge
I tornei sono Open, aperti cioè anche agli esterni.
Il bridge è l'unico gioco di carte classificato come "sport" ed è l'unico in cui le regole sono codificate a livello mondiale. Il bridge è una disciplina associata del CONI con una sua federazione (F.I.G.B.).
Diffuso a livello mondiale, si organizzano tornei, nazionali e internazionali, Campionati Mondiali e Olimpiadi.
È giocato da quattro giocatori che formano due coppie contrapposte
Il bridge può essere giocato nella forma di partita libera (Rubber Bridge) o in quella di bridge duplicato, utilizzata nelle gare fra coppie o fra squadre di due coppie. Gran parte della popolarità del bridge è dovuta alla forma del "duplicato" che, attraverso appunto la duplicazione delle smazzate, consente di organizzare competizioni in cui i giocatori si confrontano sulle stesse distribuzioni di carte in modo che il ruolo della fortuna venga sensibilmente ridotto.
Storia del Bridge
Antenato del bridge è il "Whist", praticato in Inghilterra dal XVI secolo e molto diffuso a partire dall'Ottocento. Ad una prima fase, durante la quale si giocava fra tre giocatori e ancora non esisteva la dichiarazione, seguì nel 1873 la nascita del "Whistbridge", che si giocava tra quattro giocatori divisi in due coppie. Il whistbridge gradualmente si trasformò, anche per gli influssi del biritch, e nel 1904 nacque l'auction bridge, nel quale venne introdotta la dichiarazione. Un'altra variante, il Plafond Bridge, fu introdotta nel 1918 in Francia e nel 1925 nacque il "Contract Bridge" (Bridge Contratto), le cui regole sono quelle ancora oggi in vigore e che fu codificato dallo statunitense Harold Stirling Vanderbilt. Successivamente il gioco prese rapidamente piede negli Stati Uniti, anche grazie ad Ely Culbertson, autore di vari libri di gioco e fondatore, nel 1929, della prima rivista specializzata, Bridge World.
Il bridge moderno nasce in Italia quando Eugenio Chiaradia, soprannominato 'o professore per la sua magistrale capacità di gioco e di analisi, rivoluzionò il gioco con il sistema che, assegnando un significato convenzionale all'apertura di "1 Fiori" e in onore della sua città, fu chiamato "Fiori napoletano".
Il CONI ha riconosciuto il bridge come attività sportiva (disciplina associata) nel 1993.