Armido Torri ci ha lasciato.
Un duro colpo per chi l’ha conosciuto, per le sue doti umane oltre che tecniche.
Una delle figure tra le più importanti del remo nazionale e storico allenatore della nostra squadra di canottaggio.
Classe 1938, iscrive il suo nome nella Storia del remo nazionale con il sesto posto sull’8+ alle Olimpiadi di Roma ’60, oltre all’argento ai Giochi del Mediterraneo in coppia con Stefano Martinoli.
Diviene poi allenatore e alla Canottieri Milano plasma una squadra fortissima, formando numerosi atleti azzurri, tra cui il nostro Presidente Stefano Spremberg e Fabrizio Ravasi (un totale 11 titoli Mondiali sull’8+ più vari podi) e Donata Minorati, olimpica a Los Angeles ’84.
Con Fabrizio Malgari ricopre il ruolo di Direttore Tecnico della Nazionale a Montreal ’76 e nel 1979, proseguendo la sua collaborazione con la Federazione durante il mandato di Giuseppe La Mura.
Ma alle grandi capacità tecniche, univa sensibilità e capacità umane tali da renderlo un grande formatore oltre che allenatore.
“I suoi insegnamenti, come allenatore e maestro di vita, prevedevano la massima attenzione all'applicazione della tecnica di voga con consigli sempre attenti e preziosi sia dentro che fuori dalla barca” Da Canottaggio.org
E’ infatti tra i fondatori dell’ANAC (Associazione Nazionale Allenatori Canottaggio) e sono numerosi i suoi atleti e allievi che oggi ricoprono il ruolo di formatori e allenatori (i nostri Andrea Benecchi e Francesco Stoppa per citarne solo due) e istruttori.
Un grande abbraccio alla famiglia da tutta la Canottieri Milano ed un grazie veramente sentito per tutto quello fatto per la nostra Società.
Ciao Armido